lombalgia,
mal di schiena, sciatica:
malattie o sintomi?

ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2017 alle 14:20

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la colonna vertebrale

Prima di prenderne in considerazione alcuni fra questi fattori, vediamo come è fatta la colonna vertebrale e come questa ha una relazione diretta col dolore alla schiena.

rappresentazione dell'innervazione perifericaIl corpo umano può funzionare ed interagire con il suo ecosistema interno ed esterno grazie ad un complesso e avanzatissimo biocomputer: il sistema nervoso. Il cervello, contenuto nel cranio, ed il midollo spinale, protetto dallo speco vertebrale, costituiscono quell’unità di elaborazione che ci permette di vivere ogni momento, adattandoci a quelle che sono le nostre attività: elabora milioni di informazioni ed invia milioni di messaggi, associa ed integra le percezioni, “prova” le emozioni, ci permette di esprimere i nostri sentimenti.

Per fare questo deve comunicare con l’esterno attraverso milioni di “fili”, i nervi, che dal cranio e, soprattutto, dalla colonna vertebrale entrano ed escono portando o inviando i “messaggi”. I 33 anelli ossei chiamati vertebre, assieme ai legamenti che li uniscono, sono il “contenitore” che protegge il midollo spinale: i nervi che vanno e vengono dal midollo spinale attraverso i fori intervertebrali, qualora le vertebre si disallineino, possono essere sottoposti a stress con conseguente “irritazione” del sistema nervoso. Lo stress spinale non solo provoca uno stato di accentuazione di tutti gli stimoli nervosi provenienti dalla periferia, ma anche è causa di stimoli anomali agli organi, ai visceri ed ai muscoli con ulteriore alterazione della posizione della colonna vertebrale.

Oltre alla funzione protettiva sul sistema nervoso centrale, la colonna vertebrale svolge un ruolo determinante sia nel funzionamento di tutti i muscoli del tronco, con conseguenze notevoli sugli arti e sul collo, sia nel meccanismo antigravitazionale che permette all’uomo la stazione eretta.

Fra le vertebre sono interposti una serie di dischi di tessuto connettivale, che svolgono un’azione simile ad un ammortizzatore idraulico: quando si verifica un aumento del carico meccanico sulla colonna, il liquido di cui è imbibito il disco viene spinto al suo esterno, come una spugna schiacciata; rachideall’opposto la diminuzione della pressione sul disco, conseguente all’allentamento della tensione muscolare ed al carico esercitato dalle vertebre fra cui è interposto, ne favorisce la reidratazione e il recupero della capacità di ammortizzazione. Le vertebre, inoltre, sono raccordate fra loro da una serie di legamenti connettivali che formano una fascia continua e spessa, soprattutto nella parte posteriore, che viene definita catena statica posteriore, che garantiscono un certo grado di elasticità e, contemporaneamente, di resistenza all’allungamento.

francesco gandolfi

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risorse:
→ Lombalgia, mal di schiena, sciatica: malattie o sintomi?
in quest’articolo è possibile ottenere maggiori informazioni riguardo una patologia potenzialmente responsabile dell’insorgenza di disturbi lombo-sacrali.
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