sindrome di Baastrup:
osteofitosi del rachide

ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2023 alle 17:05

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Malattia di Baastrup: quali cause? (pagina 3) 

P.L.U.S.: iperlordosi
e alterazioni dell’estensione spinale

In presenza del segno di Baastrup, è spesso identificabile uno squilibrio della rotazione compensatoria delle vertebre che si manifesta durante l’estensione e la flessione del rachide, noto come “P.L.U.S. Syndrome“: quando l’estensione dorsale supera i 15°, i corpi vertebrali devono ruotare reciprocamente, per evitare il contatto fra le apofisi spinose.

La torsione assile del rachide viene facilitata dall’inibizione del muscolo piriforme e del muscolo iliaco (in genere dalla parte destra del corpo): la loro inibizione permette la rotazione del sacro e, di conseguenza, del rachide dorsale; questa torsione comporta un movimento orbitale ascendente, favorito anche dalle forze che agiscono sulle articolazioni zigapofisarie e che coinvolgono i legamenti lombo-sacrali. Il movimento di rotazione che accompagna la progressiva estensione dorsale, viene agevolato dall’inibizione del muscolo gran dorsale e del muscolo trapezio superiore controlaterale; per mantenere una corretta posizione della testa nello spazio, anche il muscolo sternocleidomastoideo omolaterale al piriforme viene deattivato. Per una corretta postura, infatti il piano di Francoforte, che determina la visuale orizzontale, deve essere mantenuto parallelo alla linea dell’orizzonte e gli occhi devono proiettarsi verso la direzione di movimento: se i muscoli del collo non adeguassero la posizione della testa, l’inibizione muscolare ascendente dovuta all’estensione del rachide, comporterebbe alterazioni della posizione del capo e, di conseguenza, squilibri visivi e dell’equilibrio.

La sigla P.L.U.S. deriva dall’acronimo del nome inglese dei principali muscoli coinvolti in un riflesso di attivazione sequenziale: muscolo piriforme (piriformis) → muscolo gran dorsale (latissimus dorsii) → muscolo trapezio superiore (upper trapetius) → muscolo sternocleidomastoideo (sternocleidomastoideus). Una alterazione del meccanismo inibitorio ascendente, può essere una delle concause che favoriscono il traumatismo dei processi spinali alla base del processo degenerativo tipico della malattia. Ugualmente, la formazione di uncoartosi e la osteoartrosi interspinosa, limitando i movimenti di rotazione del rachide, è spesso responsabile sia della sintomatologia locale sia di disturbi che si manifestano a livello cervicale o dell’articolazione temporo-mandibolare.

Come conseguenza di riflessi corporei, volti a mantenere l’omeostasi posturale, e grazie alla relazione cervico-lombare, dipendente dai “Lovett Reactor“, l’osteoartrosi interapofisaria e l’iperlordosi del tratto lombare sono responsabili dell’insorgere di disturbi ascendenti o discendenti: un’area chiave, frequentemente coinvolta da queste dinamiche, è il rachide cervicale che, talvolta, può manifestare sintomi dolorosi o disfunzioni molto tempo prima che la malattia di Baastrup venga evidenziata.

La Kinesiopatia® Osteopatica ed il Cranio-Sacral Repatterning® detengono “strumenti” riequilibrativi e riabilitativi, in grado di intervenire nel morbo di Baastrup, soprattutto nella prevenzione o nelle fasi iniziali della malattia. Le tecniche mirate a ridurre l’iperlordosi e a favorire un ribilanciamento posturale sono scelte di elezione, soprattutto se abbinate alla riprogrammazione neuro-mio-fasciale della muscolatura ottenibile dalla pratica dell’Oltrelostress Coaching®. Ovviamente, gli effetti positivi tendono a diminuire con l’ingravescenza del quadro degenerativo che può portare all’inderogabile necessità di intervenire chirurgicamente.

Per avere maggiori informazioni nella genesi dei problemi del rachide lombare, è possibile consultare l’articolo: Lombalgia, mal di schiena, sciatica: malattie o sintomi?

francesco gandolfi

risorse:
→ Lombalgia, mal di schiena, sciatica: malattie o sintomi?
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