stress:
Sindrome Generale
d’Adattamento

ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2018 alle 17:37

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 fase di esaurimento: la crisi

Qualora le situazioni di stress cronico si prolunghino o si verifichi una sommatoria di situazioni stressogene, può manifestarsi una “fase di esaurimento”: in questa fase si assiste una vero e proprio depauperamento delle risorse dell’organismo. Dal punto di vista biochimico, l’inizio della fase di esaurimento è caratterizzato da una rapida diminuzione degli ormoni surrenalici nonché delle riserve energetiche: la conseguenza è un’azione depressiva che inverte i processi organici delle reazioni da stress per riportare l’organismo alla funzionalità normale.

Il Dr. Hans Selye ha rappresentato questi stadi con un’analogia interessante, paragonandoli all’infanzia, alla nostra età adulta ed alla senescenza. L’aumentata attivazione della funzionalità surrenalica necessaria per fronteggiare questi stress è responsabile di una serie di effetti collaterali quali la riduzione della funzionalità immunitaria, depauperamento dei sali minerali, cattiva digestione e alterato assorbimento dei principi alimentari.

Lo stress cronico tende a impoverire le risorse organiche ed a ridurre la capacità d’adattamento dell’individuo: se questo schema difensivo continua per lungo tempo senza sostanziali interventi volti a modificare tale situazione, la capacità adattativa del corpo è compromessa, favorendo l’insorgenza delle malattie. Lo stress può, inoltre, alterare o ridurre le capacità digestive, causare insonnia, perdita della memoria, alterazioni della libido, incremento della frequenza cardiaca, aumento della pressione ematica, suscettibilità alle infezioni, incremento dei fenomeni allergici, tensioni muscolari spesso accompagnati da dolori lombari, manifestazioni cutanee associate a manifestazioni quali ansietà, irritabilità, depressione.

distress

Le alterazioni metaboliche derivanti dallo stress promuovono la formazione di radicali liberi che possono danneggiare i tessuti, l’incremento dei livelli di colesterolo ematico e l’alterazione della composizione ematica con facilitazione dei fenomeni d’aggregazione piastrinica. L’ipofisi stimola la produzione, da parte delle ghiandole surrenali, di cortisone e cortisolo che inibiscono le funzioni del sistema immunitario e dei globuli bianchi. L’accelerazione del metabolismo induce un aumento dell’escrezione del potassio, del fosforo, del magnesio e una perdita di amminoacidi, oltre ad alterare i processi digestivi con ridotta assimilazione dei nutrienti.

La General Adaptation Syndrome, come ben sappiamo, genera o peggiora molti stati di malessere. Essa si forma per cause fisiche, emozionali o nutrizionali, provocando un’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisario con una conseguente iperstimolazione della corticale del surrene, iperproduzione di cortisolo, aldosterone e steroidi sessuali, oltre che di molti altri ormoni e neuropeptidi.

Il continuo sottoporre l’organismo ad un superlavoro, per l’azione stimolante degli ormoni porta ad un logoramento progressivo, che spesso viene sottovalutato o ignorato dall’individuo, riducendo la capacità di adattamento e rendendo l’individuo vulnerabile a ulteriori stressor o predisponendo a subire gli effetti negativi di un eventuale esaurimento psico-fisico.

francesco gandolfi

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