analettico

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definizione

Ogni sostanza in grado di migliorare rapidamente, anche se spesso transitoriamente, la funzione cardiocircolatoria e/o respiratoria: gli analettici vengono impiegati spesso nei collassi, nei deliqui ed in altre forme d’insufficienza circolatoria e respiratoria; dal greco ἀναληπτικός (analēptikós → che ripara le forze, letteralmente, “che tira su”), attraverso la forma latina analeptĭcus (ricostituente, tonificante, rinforzante), è composto del prefisso ἀνά- (aná- → per, in alto, sopra, su …) e ληπτικός (liptikós → atto, predisposto o inclinato a prendere, ricettivo).

Il termine può essere utilizzato per indicare quei composti o quelle sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale stimolando la respirazione e/o migliorando la ventilazione, sia tramite un aumento dell’ampiezza respiratoria sia attraverso un incremento della frequenza respiratoria (analettici respiratori); parimenti si parla di sostanze ad azione analettica in grado di espletare contemporaneamente attività di stimolo sulla pressione arteriosa e sull’attività cardiocircolatoria: ad esempio i colinergici (stimolanti del sistema nervoso simpatico) consentono di trattare gli stati di shock (insufficienza circolatoria acuta) e sono prescritte in caso di ipotensione arteriosa..

Esempi di sostanze analettiche sono la canfora e la caffeina, che agiscono come analettici cardiaci, o la lobelina, ad azione analettica sul respiro; possono essere considerate sostanze analettiche non solo le sostanze che svolgono un’azione di stimolo transitorio sull’attività circolatoria o respiratoria, ma anche stimoli generici come il freddo alternato al caldo, gli stimoli cutanei o delle mucose. L’aceto, l’ammoniaca, l’etere, i cosiddetti sali (carbonato e bicarbonati d’ammonio), l’anidride carbonica posseggono un’azione analettica che li rende, essendo facilmente reperibili, utili in caso di svenimento.

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