ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2025 alle 23:00
definizione
Nell’esame morfologico del sangue, la presenza di globuli rossi di diverse dimensioni, ovvero una condizione caratterizzata dalla esistenza di eritrociti eterogenei per dimensioni: mentre le emazie sane hanno forma e dimensioni costanti e tipiche per ogni specie (nell’uomo hanno un diametro medio di circa 7 μm e forma di lente circolare biconcava), nell’anisocitosi si osservano microcitosi (emazie più piccole rispetto alla norma) o macrocitosi (gli eritrociti hanno un volume maggiore del normale). Dal greco ἄνισος (ánisos → disuguale), derivato di ἴσος (ísos → uguale) col prefisso privativo ἀν– (an-), e κύτος (kỳtos → cellula), con il suffisso –ωσις (-osi → indicante la degenerazione di un processo fisiologico): cellula non uguale, sottintendendo eritrocita non uguale; la contemporanea presenza di globuli rossi di varie dimensioni nel circolo ematico, spesso con diverso grado di emoglobinizzazione.
La valutazione del volume corpuscolare medio dei globuli rossi (MCV) e l’ampiezza della distribuzione eritrocitaria (RDW) sono gli esami ematici utili per identificare la presenza di eritrociti eterogenei per dimensioni e grado di sviluppo (grado di emoglobinizzazione); anche la rilevazione dell’emoglobina corpuscolare media (MCH), che coincide con il contenuto medio di emoglobina per ciascun globulo rosso e della concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC) che, pur simile in apparenza al precedente, fornisce un’indicazione del rapporto tra il volume di globuli rossi ed il loro contenuto in emoglobina. L’esame d’elezione per l’identificazione della anisocitosi è lo studio della morfologia microscopica.
Quest’alterazione ematologica è frequentemente associata ad alcune forme di anemia, ma può dipendere anche da numerose altre patologie o situazioni fisiologiche: tra le cause che possono indurre anisocitosi rientrano le sindromi mielodisplastiche, le malattie infiammatorie croniche (come celiachia, infezioni e certe neoplasie) e la gravidanza; i problemi di origine alimentare possono portare a microcitosi, come nelle carenze di ferro, o all’opposto macrocitosi per la carenza di vitamina B12 o di acido folico. La microcitosi è presente anche nell’anemia falciforme, mentre la macrocitosi può essere riscontrata nel quadro clinico dell’anemia emolitica autoimmune e traumatica, nelle epatopatie croniche, nell’anemia megaloblastica o come conseguenza delle chemioterapie citotossiche.
Il trattamento dell’anisocitosi dipende dalle cause sottostanti e può prevedere, ad esempio, l’assunzione di integratori a base di ferro o vitamine, la modifica del regime alimentare.
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