ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2020 alle 13:54
definizione
Malattia degenerativa che interessa la cartilagine articolare, come conseguenza di alterazioni del metabolismo, di traumi acuti ma anche di micro-traumi ripetuti oppure di sovraccarico funzionale; dal greco χόνδρος (chóndros → cartilagine) e μαλακία (→ mollezza), cioè rammollimento, diminuzione di consistenza provocata da alterazioni strutturali, che può verificarsi per processi degenerativi.
alterazioni della cartilagine articolare
La cartilagine articolare svolge un ruolo importantissimo nella dinamica del movimento articolare, assolvendo il compito di ammortizzare, assieme al liquido sinoviale, i carichi applicati all’articolazione (shock absorber), oltre a permettere ai capi articolari di scivolare meglio uno sull’altro, grazie alla superficie liscia che la caratterizza, in grado di ridurre l’attrito fra le superfici.
Talvolta la cartilagine, andando incontro a fenomeni degenerativi, perde queste sue capacità di protezione e facilitazione del movimento dell’articolazione, dando luogo ad un fenomeno chiamato condromalacia, solitamente associato a dolore limitazioni funzionali, come conseguenza dell’incremento degli attriti endoarticolari: nella maggior parte dei casi, l’alterazione strutturale alla base di questa condizione è il risultato di traumi acuti, come urti diretti o distorsioni, oppure di lesioni da sovraccarico, ossia il ripetersi di sollecitazioni eccessive o di micro-traumi, che provocano sofferenza e usura del tessuto cartilagineo; è comune tra i giovani adulti, soprattutto tra coloro che praticano sport che implicano un grande impatto sulle articolazioni.
condromalacia rotulea
La condromalacia può colpire qualsiasi articolazione, ma la condromalacia rotulea è la più frequente, spesso conseguenza di anomalie nella struttura e/o nella posizione del piede e/o della gamba, che causano il disallineamento del ginocchio durante i movimenti, soprattutto in chi pratica basket, pallavolo, calcio, ciclismo, tennis o nei soggetti che corrono lunghe distanze oppure tra le persone in sovrappeso o obese.
Solitamente inizia con il rammollimento di una piccola area di cartilagine, nella parte posteriore della patella (rotula), che in genere si evidenzia per l’insorgenza di dolore nel movimento; progressivamente il rammollimento coinvolge aree più ampie con la conseguente rottura e frammentazione della cartilagine; essendo un tessuto a lenta riparazione nei casi più gravi, la cartilagine danneggiata può consumarsi completamente, esponendo la superficie inferiore della rotula.
Se ciò accade, la superficie ossea della rotula viene esposta e di conseguenza può sfregare dolorosamente contro il femore e, meno frequentemente, contro la tibia; pezzi di cartilagine possono galleggiare all’interno dell’articolazione (topi articolari), irritando la sinovia che riveste l’articolazione: la reazione a questi processi flogistici è l’incremento del liquido sinoviale con la formazione di un chiamato versamento articolare (idrartro).
La condromalacia del ginocchio colpisce in particolare i giovani: è particolarmente comune nei corridori, in chi fa jogging, sciatori, calciatori, ciclisti e altri atleti che stressano ripetutamente le ginocchia; i lavoratori che trascorrono molto tempo in ginocchio, in particolare posatori di moquette, piastrellisti e posatori, hanno maggiori probabilità di sviluppare questo problema.
eziopatogenesi
La condromalacia può essere il frutto di molti differenti tipi di lesioni o disfunzioni articolari: traumi acuti ma anche micro-traumi ripetuti, sovraccarichi funzionali connessi all’uso incongruo (in termini qualitativi o quantitativi) dell’articolazione interessata; muscolatura ipotonica, con deficit funzionali o problemi di coordinazione, dissinergia o disergia. Qualunque articolazione, facendo parte di una catena cinematica, può risentire dello scorretto allineamento o degli alterati rapporti osteo-artro-miologici; in particolare, le articolazioni degli arti inferiori sono particolarmente sensibili agli squilibri posturali che possono essere responsabili di carichi anormali su i singoli segmenti articolari.
Qualora l’articolazione interessata da fenomeni di condromalacia sia una condiloartrosi dotata di menischi o una diartrosi caratterizzata dalla presenza di legamenti che svolgano un importante ruolo di stabilizzazione dell’articolazione stessa, la presenza di lesioni di queste strutture deve essere considerata non solo una causa predisponente, ma frequentemente una causa determinante nella genesi della degenerazione della cartilagine articolare; la presenza di artrosi o di patologie infiammatorie su base autoimmune (artrite reumatoide), borsiti, idrartro o emartro sono tette potenziali agenti causali, cause coadiuvanti o cofattori eziologici. Talvolta la condromalacia può essere una patologia iatrogena, causata da ripetute iniezioni endoarticolari di cortisonici o altri farmaci antinfiammatori.
Il disturbo può essere anche la conseguenza di alterazioni del metabolismo che provocano un rammollimento delle cartilagini generalizzato (condromalacia sistemica o sindrome di Meyenburg-Altherr-Uehlinger).
sintomatologia
Il sintomo tipico della condromalacia è il dolore a livello delle articolazioni colpite dal processo patologico, che in genere si presenta come sordo e pungente, con possibile tumefazione e rigidità; talvolta l’articolazione coinvolta può bloccarsi, impedendo il movimento, o cedere improvvisamente, oppure apparire tumida, gonfia e turgida.
L’utilizzo dell’articolazione coinvolta può essere considerato un potente stimolo algogeno, soprattutto quando il giunto articolare viene sollecitato intensamente in compressione; anche l’inattività prolungata seguita da un gesto all’interno del R.O.M. fisiologico può scatenare un dolore lancinante. Non di rado l’articolazione può bloccarsi o cedere improvvisamente quando messa sotto carico, e manifestare idrartro anche importante; può causare uno scricchiolio o una sensazione di frantumazione, durante il movimento anche se tutti questi segni non possono essere considerati sintomi patognomonici.
condromalacia e Kinesiologia Transazionale®
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