ultimo aggiornamento: 2 Giugno 2023 alle 15:48
definizione
Si usa normalmente il termine “orbita profonda” quando si vuole evidenziare una maggiore profondità della articolazione coxo-femorale: per la sua struttura a cupola, infatti, la coxa presenta una più profonda cavità nella parte concava, a livello dell’inserto acetabolare corrispondete, grossolanamente, alla faccia semilunare dell’acetabolo ed alla fossa acetabolare; questo crea una più ampia superficie di scorrimento articolare, ricoperta di cartilagine, che abbraccia più intimamente della testa del femore.
La coxa profunda, solitamente di origine costituzionale o genetica, è in grado di condizionare la cinematica dell’articolazione coxo-femorale, limitando certi movimenti come il piegamento sulle gambe (spesso conosciuto col termine inglese squat), gesto che abitualmente viene effettuato nel sedersi o nel sollevarsi da una sedia: la presenza di un’orbita profonda limita la rotazione del bacino, inferendo parte del movimento associato allo squat sulla zona lombare (con rettilineizzazione della curva lombare) o costringendo (soprattutto nella pratica sportiva) a compensare parte delle rotazioni articolari con ginocchia e caviglie; gli elementi costitutivi dell’anca che influenzano la cinematica durante lo squat profondo sono il grado di profondità della cavità acetabolare, la posizione del cotile nella coxa e l’inclinazione del collo del femore.
Esistono delle conformazioni anatomiche che durante la massima flessione dell’anca inducono, tramite la spinta del femore sul tetto acetabolare, una rotazione (tilt) posteriore del bacino: in presenza di un’orbita profonda, cioè di una maggiore profondità acetabolare, si osserveranno delle limitazioni al movimento di piegamento limitandone la profondità (impossibilità di eseguire uno squat profondo), rispetto ad articolazioni acetabolari della coxa con una minore profondità (adatta allo squat profondo); oltre alla presenza (o alla assenza) di un’orbita profonda della cavità articolare dell’anca, anche l’esistenza di un acetabolo retroverso (che provocherà un contatto precoce della coxa con il femore, riducendo l’ampiezza del movimento) o la presenza di una coxa valga (verticalità del collo del femore, che comporta una posteriorizzazione del contatto della testa del femore con il centro dell’acetabolo, inducendo un contatto anticipato con il suo labbro superiore) saranno elementi in grado di limitare la profondità della flessione sulle gambe.
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