definizione
Dette anche cuspidi di stampo o cuspidi di centrica, corrispondono alle cuspidi dentali palatali superiori e vestibolari inferiori: la loro presenza è particolarmente importante per la stabilità dell’occlusione, poiché il loro contatto con fosse e creste antagoniste assicura l’assenza di movimenti orizzontali, frequenti nelle parafunzioni.
A seconda di come le varie cuspidi si articolano con le cuspidi dei denti antagonisti, sono distinte in cuspidi lavoranti, localizzate a livello palatale superiore e vestibolare inferiore, e cuspidi di taglio, corrispondenti a quelli linguali inferiori e vestibolari superiori: ciò che differenzia i due gruppi è la funzione masticatoria esercitata in quanto le cuspidi di stampo esercitano (con le fosse e le creste antagoniste) una funzione triturante sul cibo (pestello in un mortaio), mentre le cuspidi di taglio si comportano con le cuspidi di stampo antagoniste come le lame di una forbice, favorendo il taglio dei cibi in pezzi più facili da triturare; questa azione di taglio risulta tanto maggiore quanto più esse passano vicine alle cuspidi di stampo antagoniste sul lato di lavoro, cuspidi con le quali, tuttavia, non devono mai entrare in contatto durante i vari movimenti mandibolari, per non creare interferenze.
Le cuspidi di stampo sono più grandi e più tondeggianti di quelle di taglio e costituiscono il 60% circa della superficie occlusale dei denti cuspidati, contro il 40% di quelle di taglio: la loro importanza è evidente anche all’analisi della distribuzione dei carichi masticatori, in quanto in genere, risultano situate in corrispondenza dell’asse dentale e, pertanto, sono in grado di trasmettere le forze all’osso sottostante in direzione più verticale delle cuspidi di taglio. Anche se analizzate rispetto all’asse dentale si rivelano più basse di quelle di taglio, in realtà l’inclinazione dei denti rispetto alla cresta le rende più alte rispetto al piano occlusale.
« Indice del Glossario