disturbo fittizio

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definizione

Falsificazione di sintomi fisici o psicologici senza un evidente incentivo esterno, conseguente al desiderio di assumere il ruolo di malato: spesso i sintomi possono essere acuti, drammatici, e convincenti; il disturbo deve essere  considerato un problema psichiatrico ed è qualcosa di più complesso di una semplice, disonesta simulazione di sintomi e si associa a gravi difficoltà emozionali.

È una manifestazione tipica della sindrome di Münchhausen: quando si parla di disturbo fittizio autoimposto, si intende la forma più patologica di questa sindrome; chi manifesta questo quadro patologico, solitamente presenta importanti caratteristiche di personalità borderline, pur essendo intelligenti e pieni di risorse; sanno come si finge una malattia e conoscono nei minimi dettagli le procedure mediche.

Si distinguono dai simulatori in quanto, nonostante gli inganni e le simulazioni siano coscienti e volontari, non ci sono evidenti incentivi esterni per il loro comportamento; non è chiaro quale sia il loro ricavo al di là delle attenzioni mediche per le loro sofferenze, e le motivazioni alla base delle loro richieste di attenzioni rimangono in gran parte inconsapevoli e indecifrabili.

Un’anamnesi recente positiva per violenze fisiche e psicologiche, gravi malattie durante l’infanzia o la presenza di parente gravemente malato, nella propria storia personale, sono alcune delle condizioni predisponenti allo sviluppo di questa forma di sindrome di Münchhausen; un elemento comune, in questi soggetti sono i problemi con la propria identità, così come un’instabilità nelle relazioni interpersonali: simulare una malattia può costituire un modo per aumentare o proteggere l’autostima attribuendo la responsabilità dei propri fallimenti alla malattia, frequentando medici e centri terapeutici prestigiosi e/o mostrandosi unici, eroici, ben informati e sofisticati a livello medico.

Si parla di disturbi fittizi imposti ad altri nel caso in cui una persona possa produrre i sintomi della malattia in una seconda persona a lei affidata, come un figlio, un genitore anziano o un parente disabile, al fine di ricevere attenzione lei stessa: in questo caso si parla di Sindrome di Münchhausen per procura.

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