ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2023 alle 17:33
definizione
Con questa locuzione si definisce un dolore cronico o persistente, spesso percepito come profondo o gravativo, che può interessare qualsiasi parte del corpo e che, solitamente, non impedisce di svolgere le attività quotidiane in quanto sopportabile: talvolta l’algia è una sensazione vaga, e spesso non può essere localizzato con precisione, in altri casi viene descritto come una sensazione dolorosa palpitante o graffiante oppure “a morsi”, che può variare da lieve a grave; in alcune occasioni è descritto come una sensazione di bruciore che può andare e venire o un senso di indolenzimento.
A differenza del dolore acuto, che è la conseguenza di gravi danni ai tessuti, di malattie gravi o di una reazione difensiva dell’organismo nei confronti di una noxa, il dolore sordo è, solitamente, il risultato dei normali processi di usura del corpo o la conseguenza dei fenomeni di senescenza, l’effetto di lesioni da sovraccarico funzionale oppure l’esito di un trauma non risolto; può essere l’espressione di un affaticamento muscolare, come nel caso dei D.O.M.S., oppure essere causato da una precedente offesa, come una torsione, una contusione, una ferita, una lacerazione di una struttura organica. Può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, nelle articolazioni o nei muscoli a causa di un uso eccessivo o per la tensione dei tendini o dei legamenti dovuta alla mancanza di allungamento o esercizio fisico; in altri casi può essere provocato da una condizione cronica o da patologie subcliniche in genere a carico di strutture viscerali. Il termine dolore sordo viene anche riferito all’agia cronica provata in caso di interessamento del rachide (cervicalgia, lombalgia …), espressione di contratture croniche o posture antalgiche; condizioni cronicizzanti come l’artrite e la fibromialgia causano questa sensazione dolorosa che può essere localizzata o diffusa su un’area.
la gestione del dolore sordo
Il dolore, qualora non venga ridotto o tenuto sotto controllo, può avere conseguenze importanti, in quanto non solo determina una situazione di disconfort e sofferenza nella persona che ne soffre, agendo da potente stressor, ma può favorire la comparsa di altri disturbi di accompagnamento, con possibili gravi ripercussioni sullo stato somatoemotivo; il dolore sordo diviene, per chi ne soffre una presenza costate che condiziona il modo con cui ci relazioniamo con il nostro ecosistema, modificando i nostri comportamenti, spesso divenendo la sorgente di ansie e paure, di angosce o di aspettative negative
La presenza di dolori gravativi, persistenti, può essere accompagnato da un’aumentata risposta allo stimolo doloroso, da una riduzione della soglia del dolore, dalla diffusione del dolore in aree non coinvolte dal danno o di fenomeni di algodistrofia, fino allo sviluppo di iperalgesia o allodinia, senza dimenticare il fatto che il distress associato al dolore compromette più domini cognitivi, tra cui attenzione, memoria, concentrazione e contenuto del pensiero, deviando parte delle risorse cognitive a disposizione verso l’elaborazione di strategie di elusione ed evitamento del dolore stesso o favorendo comportamenti stoici di negazione.
La priorità, per gestire correttamente questa manifestazione algica, è effettuare una corretta valutazione delle possibili cause sottostanti, non solo allo scopo d’indirizzare le tecniche di riequilibrazione e normalizzazione, ma, soprattutto, per identificare possibili patologie che richiedano l’intervento di un medico; d’altra parte, i quadri clinici che sembrano essere di competenza internistica, spesso dipendono da fenomeni di facilitazione segmentale o sono l’espressione di disfunzioni somatiche che possono essere gestite con competenza dal professionista del ben-essere: la possibilità di effettuare una valutazione multidimensionale può rivelarsi un atout vincente per identificare e risolvere le cause di un dolore sordo cronico o per eliminare eventuali spine irritative o cofattori in grado di esacerbare l’algia cronica.
Lo stress cronico e le alterazioni posturali debbono essere considerate i fattori causali o le concause più frequentemente coinvolte nel mantenimento del dolore sordo: in particolare lo stress è un nemico insidioso, spesso sottovalutato, che può aggravare la sensazione dolorosa, soprattutto quando questa si presenta sotto forma di poussée o sia caratterizzata da periodi di recrudescenza che si alternano a momenti di parziale remissione.
Che si tratti di gestire uno stress posturale, che sia necessario ridurre le manifestazioni somatiche o che sia necessario intervenire sullo stress emotivo, il Cranio-Sacral Repatterning® e la Kinesiologia Transazionale® da un lato permettono di effettuare una valutazione appropriata del quadro clinico, dall’altro offrono strumenti efficaci e di reset quali il reset temporo-vascolare, il trattamento dei diaframmi, l’allentamento dello stress emotivo o la riequilibrazione muscolare posturale oppure altre tecniche di normalizzazione e riduzione dello stress somato-emotivo.
La Kinesiopatia® mette a disposizione molteplici tecniche di intervento sia sugli squilibri strutturali, sia sulle disfunzioni dei differenti distretti corporei, agendo anche a livello viscerale: l’utilizzo del test muscolare può essere un valido aiuto nell’identificazione degli squilibri corporei, ivi incluse eventuali carenze nutrizionali, per mezzo del profilo nutrizionale, o possibili intolleranze alimentari che contribuiscano a “esaurire” le energie corporee oppure è possibile discriminare fra i differenti agenti causali, identificando l’eventuale presenza di spine irritative o di cofattori eziologici.
Infatti, il professionista del ben-essere, nell’ottica “terapeutica” del triangolo della salute, non deve sottovalutare l’importanza della componente biochimica, con l’obiettivo di aumentare la vitalità e la vis medicatrix naturæ dell’individuo o la capienza dell’organismo nei confronti degli stressor; allo stesso tempo è possibile utilizzare nutraceutici in grado di agire direttamente sui processi infiammatori o sui mediatori biochimici del dolore.
Considerando la possibile insorgenza di “comportamenti cronici del dolore”, assume un ruolo fondamentale intervenire sulle componenti emotive del dolore sordo che, per definizione, è un dolore cronico che diviene un “rumore di sottofondo”, un limo o un rovello che accompagnano la quotidianità di chi ne soffre: la sua azione di stressor negativo può condizionare la neuroplasticità del sistema nervoso, inducendo modelli di risposta antalgica in grado di condizionare potentemente la vitalità e la stamina che, se non corretti, possono portare allo sviluppo di comportamenti autodistruttivi. L’intervento del professionista del ben-essere deve essere mirato non solo a risolvere lo stress sottostante al dolore cronico o le posture antalgiche (per mezzo di tecniche di riprogrammazione neuro-mio-fasciale), ma di agire anche sugli aspetti emozionali che condizionano e incrementano l’insorgenza di stimoli algogeni.
integrazione alimentare & dolore
Qualora la componente stressogena assuma un ruolo significativo, è possibile migliorare l’alimentazione con una appropriata integrazione alimentare mirata a ridurre lo stress, gli effetti della vulnerabilità emotiva o l’algia: il professionista del ben-essere, grazie alle sue competenze ed all’uso del test nutrizionale, può mettere a disposizione la propria competenza per suggerire possibili supplementi che aiutino la transizione verso un maggiore benessere. In genere prodotti come il Total 5 HTP od il Serene Renew possono aiutare a ridurre l’impatto del disagio emotivo, facilitando il lavoro di allentamento dello stress, così come esistono differenti integratori alimentari in grado di agire sullo distress fisico e/o mentale Core Level Adrenal, DSF Formula, Total Brain, solo per citarne alcuni) .
Per quanto riguarda il dolore o la tensione è possibile intervenire agire riducendo la percezione dolorosa (Liga PN) o sugli stati di infiammazione (Pro-En-Zyme, Total FLM); la presenza di processi flogistici cronici o infiammazione a basso livello deve essere considerata una spina irritativa che possiede intrinsecamente la capacità di amplificare l’effetto algogeno di squilibri posturali, alterazioni osteo-articolari o degli esiti di traumi, rendendo necessaria, frequentemente un’integrazione alimentare che prenda in considerazione la rimozione di tossine (Homocysteine Redux), l’utilizzo di preparati a base di vitamina D e regolatori a base di immunomodulatori (Complete Immuno D3), acidi grassi polinsaturi (Super E-P-A , Complete Omega-3 Eessentials eventualmente in associazione con Complete Omega-3 Co-factors in grado di fornire all’organismo sostanze nutritive idonee ad amplificare l’effetto antiflogistico e la normalizzazione dei livelli di prostaglandine e altri mediatori chimici dell’infiammazione) o precursori della cartilagine e del collagene (Total JT Plus, Amino All).
Un discorso a parte, per la complessità dell’argomento, meriterebbero i dolori gravativi e persistenti associati all’artrite e alla fibromialgia; nel primo caso la presenza di fenomeni immunitari associati ad uno stato infiammatorio cronico, richiedono che l’attenzione non sia rivolta solamente alla flogosi, ma piuttosto all’organismo nel suo complesso: la combinazione di prodotti ad azione antinfiammatoria (Pro-En-Zyme, Total FLM, Total CMO) con integratori capaci di migliorare la detossificazione dell’organismo (Total Liver D-TOX) deve essere accompagnata da una riduzione dei processi infiammatori intestinali ed un miglioramento dei processi digestivi (Total Enzymes), delle disbiosi intestinali e delle alterazioni del microbiota (Lacto-Plus) per ridurre l’influenza di fenomeni quali la Leaky Gut Syndrome o la S.I.B.O. che agiscono da amplificatori del fenomeno flogistico. Parimenti, la fibromialgia può si trarre beneficio da prodotti a base di magnesio (Core Level Magnesium, Complete FM), anche se è necessario, per una valutazione multidimensionale che prenda in considerazione lo stress sottostante, gli stati ansiosi spesso associati ed i disturbi nella qualità del sonno (SLP Renew Lozenge).
Per maggiori approfondimenti sulle specifiche degli integratori alimentari, si consiglia di visitare il sito NUTRIWEST.IT.
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