emolisi

« Indice del Glossario

ultimo aggiornamento: 21 Marzo 2025 alle 16:47

definizione

La dissoluzione dei globuli rossi del sangue, per cui l’emoglobina in essi contenuta fuoriesce, passando nel mezzo ambiente; dal greco αἷμα (αἷμα → sangue) e λύσις (lysis → scioglimento, separazione).

In genere il processo di emolisi è il frutto di un danneggiamento della struttura lipoproteica della membrana degli eritrociti per cui l’emoglobina in essi contenuta passa nel mezzo ambiente; talvolta è chiamata anche eritrocitolisi, dal greco ἐρυθρός (erythròs → rosso) e κύτος (cýtos → cellula) associato a λύσις (lysis → scioglimento, separazione), oppure eritrolisi, dal greco ἐρυθρός (erythròs → rosso) e λύσις (lysis → scioglimento, separazione).

L’emolisi, in modica quantità, si verifica costantemente nell’organismo sano in quanto è un processo fisiologico e necessario per rinnovare la popolazione degli eritrociti, che solitamente hanno raggiunto il limite massimo della loro una vita media di circa 120 giorni; una parte dell’emolisi avviene, nell’ambito del processo emocateretico, nella milza e in maniera minore anche nel fegato e nel midollo osseo per opera dei macrofagi che eliminano i globuli rossi più vecchi, facilitando la produzione di nuovi globuli rossi o di altre proteine. Valori normali per questo processo riguardano l’1-2% della popolazione degli eritrociti ogni giorno; oltre questi valori il processo di emolisi diventa patologico, portando a varie forme di anemia di diversa gravità, proporzionalmente al grado di emolisi stessa.

Quando l’emolisi avviene all’interno della milza, si parla di emolisi extra-vascolare, mentre se l’emolisi avviene all’interno dei vasi sanguigni, si parla di emolisi intravascolare, in genere come conseguenza di cause chimiche (veleno d’insetti, tossine fungine, trasfusioni incompatibili, stress ossidativo nei malati di favismo …), cause termiche (temperature superiori ai 42-43 °C o inferiori a quella di congelamento) o cause meccaniche (circolazione extracorporea o dialisi).

Esistono anche cause di eritrocateresi extra-vascolari non fisiologiche, che possono ricercarsi in alterazioni dell’emoglobina o dei componenti chimici del globulo rosso, come nel caso dell’anemia falciforme, della sferocitosi ereditaria o dell’ellissocitosi. Una ulteriore causa di aumentata emolisi sono particolari condizioni patologiche dei globuli rossi, in parte conosciute (emoglobinopatie, difetti enzimatici ereditari), in parte ignote (emoglobinuria parossistica notturna).

Il fenomeno dell’emolisi può esaltarsi per effetto di tre tipi di agenti emolitici:
→ sostanze chimiche come l’idrogeno arsenicale, gli acidi o le basi;
→ soluzioni ipotoniche;
anticorpi come le emolisine, quest’ultime capaci di determinare il disfacimento dei globuli rossi, in presenza di siero fresco ricco di complemento.

L’emolisi di grado severo o protratta nel tempo conduce il paziente all’anemia emolitica che spesso coesiste con altre anemie.

« Indice del Glossario