ultimo aggiornamento: 1 Marzo 2025 alle 0:15
definizione
Letteralmente, dall’inglese, “intrappolamento”: l’intrappolamento nervoso è una condizione in cui un nervo periferico rimane “bloccato” (intrappolato) tra altre strutture del corpo; pur non essendo, solitamente, una condizione grave, può diventare fastidiosa e frustrantemente cronica se non diagnosticata e non trattata, inducendo sintomatologie ingravescenti che possono sfociare in una neuropatia da compressione.
mobilità dei nervi e aderenze
I nervi periferici devono essere in grado di scivolare e muoversi per consentire il movimento umano: ogni volta che si muove un arto (o un suo segmento) ci sono numerosi nervi che scivolano e si muovono tra i muscoli e i tessuti connettivi che si muovono con le articolazioni, per adattarsi al cambiamento di postura.
Lungo i vari percorsi che un nervo periferico deve seguire, ci sono numerose curve, tornanti, tunnel e bivi lungo l’itinerario che i nervi devono compiere per raggiungere i tessuti bersaglio, ognuno dei quali si rivela essere un potenziale sito di intrappolamento: sebbene l’istradamento di un nervo, seppur complesso, sia idoneo ad adattarsi al movimento, l’esecuzione di attività ripetitive è in grado di interferire con l’architettura dei fasci neuro-vascolari e con l’attività delle singole fibre nervose; quando un nervo rimane intrappolato, si verifica una perdita di mobilità e della fisiologica capacità di scorrimento del nervo perché il nervo è fisicamente bloccato, con la possibile interruzione del normale apporto di sangue al tessuto nervoso, portando a ulteriori infiammazioni e sintomi.
L’intrappolamento è in genere causato dallo sviluppo di un’aderenza, che “incollerà” efficacemente un nervo al muscolo o al tessuto connettivo vicino: un’aderenza è composta da tessuto connettivo fibroso che si sviluppa a causa di stress e tensione nel tempo; può essere assimilato ad un tessuto cicatriziale che il corpo deposita, più tipicamente a causa di fattori di uso eccessivo ripetitivo, squilibrio di forza, sovraccarico costante o infiammazione cronica a basso livello.
Questo ancoraggio fisico del nervo agisce come una sostanza modellabile ed adesiva, sensibile alla pressione, che ha delle straordinarie proprietà smorzanti e che limita il normale scivolamento che altrimenti si verificherebbe con il movimento, causando lo stiramento del nervo e, di conseguenza, inducendo l’insorgenza dei sintomi dipendenti dalla caratteristica del nervo.
La tensione e la rigidità cronica sono fra i sintomi più comuni dell’ entrapment: spesso questo segno patognomonico sottovalutato o clinicamente ignorato perchè considerato come una generica tensione dei muscoli che necessitano di allungamento/stretching; in realtà questa manifestazione sintomatologica dovrebbe essere considerata un meccanismo di protezione, una forma di tensione protettiva dovuta al fatto che, poiché il sistema nervoso riconosce che i nervi non possono muoversi come dovrebbero, i muscoli circostanti l’area di intrappolamento nervoso diventano tesi per prevenire danni al nervo interessato derivanti da un eccessivo allungamento.
Anche il dolore è un sintomo patognomonico dell’intrappolamento nervoso: il dolore da intrappolamento nervoso può essere un dolore sordo o una forma di dolenzia oppure manifestarsi come dolore lancinante, acuto o bruciante; può ricordare un trigger point muscolare o un nodo che deve essere rilasciato. Il dolore da intrappolamento nervoso può migliorare o peggiorare a seconda dei diversi movimenti e posture.
L’entrapment di un nervo periferico è un problema comune e deve essere considerato un fattore che contribuisce frequentemente a determinare squilibri muscolo-scheletrici cronici recidivanti e poco rispondenti ai trattamenti comuni.
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