ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2022 alle 0:51
definizione
Dal latino epineurium, detto anche epinervio o epinevrio, è una condensazione di un tessuto connettivo areolare lasso che circonda un nervo periferico e lega i suoi fascicoli in un fascio comune, comportandosi come una guaina di tessuto connettivo denso che avvolge il nervo; contiene fibre elastiche e i vasi nutritivi (vasa nervorum) che formano una rete capillare irrorando le fibre nervose: organizzato in lamelle concentriche, costituisce il rivestimento di tessuto connettivo più esterno di un nervo periferico, si continua con la dura madre che avvolge il midollo spinale. Oltre all’epineurio, il nervo comprende anche il perineurio, che suddivide il nervo in piccoli compartimenti contenenti fasci di assoni, detti fascicoli e l’endoneurio, che circonda i singoli assoni.
Epineurium deriva dal greco ἐπίίνεῦρον, composto di ἐπί– (epi- → sopra) e νεῦρον (→ nervo).
Le fibre collagene sono disposte in modo tale da impedire il danneggiamento del nervo a seguito di eccessive trazioni: nei punti di origine dei nervi cranici e spinali, l’epinevrio si presenta in continuità con la dura madre, ove raggiunge spessori considerevoli; tende ad assottigliarsi man mano che il nervo si ramifica, arrivando talora a mancare nelle ramificazioni più esili.
struttura
L’epineurio che si estende tra i fascicoli è l’epineurio interfascicolare o interno, mentre l’epineurio che circonda l’intero tronco nervoso è l’epineurio epifascicolare o esterno: quest’ultimo, comprendente il 30%-75% dell’area della sezione trasversale del nervo, varia di spessore lungo il nervo, risultando più spesso dove si continua con la dura che ricopre il Sistema Nervoso Centrale e più abbondante nei nervi adiacenti alle articolazioni, dove i nervi sono soggetti a pressione. È probabile che la suscettibilità al danno da compressione sia maggiore nei nervi unifascicolari rispetto a quelli multifascicolari perché questi ultimi hanno una maggiore quantità di epinevrio: quando il nervo periferico si divide e il numero di fascicoli si riduce, l’epineurio diventa progressivamente più sottile e alla fine scompare attorno ai nervi monofascicolari.
L’epinevrio contiene collagene, fibroblasti, mastociti e cellule adipose: i fasci di collagene hanno un orientamento longitudinale predominante; tuttavia, uno studio di microscopia elettronica ha rilevato che il collagene epineurale in fasci di 10-20 µm di larghezza sono disposti obliquamente attorno alla circonferenza del nervo. Sono inoltre presenti fibre elastiche, particolarmente adiacenti al perineurio, che sono prevalentemente orientate longitudinalmente. Il collagene e le fibre elastiche sono allineate e orientate per prevenire danni da stiramento eccessivo del fascio nervoso, suggerendo che l’epineurio è progettato per accogliere l’allungamento.
Il tessuto adiposo all’interno di un nervo circonda i fascicoli e forma guaine adipose che separano i fascicoli l’uno dall’altro: lo spessore delle guaine adipose varia da un fascicolo all’altro ed è maggiore nei tronchi nervosi più grandi, evidenziando la sua funzione protettiva nell’ammortizzare i fascicoli contro i danni da compressione. La perdita di grasso epineurale può presentare un fattore di rischio per paralisi da pressione in pazienti emaciati, costretti a letto; al contrario, un eccesso di tessuto adiposo può anche ritardare la diffusione dell’anestetico locale iniettato vicino a un nervo, interferendo così con il blocco dell’anestetico.
L’epineurio è continuo con il tessuto connettivo chiamato avventizia o mesoneurium che circonda il nervo quando passa attraverso, al di sotto o tra la fascia muscolare, fungendo da manicotto permettendo lo scorrimento del nervo, e agendo come uno strato di protezione contro i traumi nervosi.
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