definizione
Secondo Ippocrate e la sua dottrina umorale, l’equilibrio nella fusione dei quattro umori dell’organismo umano (atrabile, bile gialla, flegma e umore rosso), che genera il temperamento individuale, ovvero la giusta, armoniosa ed equilibrata mescolanza delle sostanze umorali del corpo umano, corrispondente ad un buono stato di salute; dal gr. εὐκρασία (eukrasía → buona mescolanza), composto di εὖ (εὐ → bene) e κρασὶσ (krâsis → mescolanza, fusione), la cui radice può essere, per affinità, κεράννυμι (keránnymi → mescolare, mischiare, frammischiare, mitigare mescolando, fondere insieme, amalgamare).
Ippocrate di Kos associa il “πάθος” (pathos, cioè la sofferenza), dal greco πάσχειν (paschein → soffrire [nell’animo], emozionarsi) agli squilibri fra gli umori, presenti all’interno dell’uomo e la disarmonia rispetto all’ecosistema che lo circonda. Il buon funzionamento dell’organismo dipenderebbe dall’equilibrio degli elementi che crea una crasi armonica, definita «eucrasia», mentre il prevalere dell’uno o dell’altro umore, un’alterata mescolanza, causerebbe la malattia ovvero «discrasia».
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