ultimo aggiornamento: 26 Marzo 2020 alle 17:37
Dal greco ὑπέρ- (hypér- → sopra, oltre) e ὀσμή (osmḗ → odore, profumo, odorato, sensibilità olfattiva): aumentata o esagerata percezione degli odori, detta anche iperestesia olfattiva; fa parte delle disosmie, e può essere associata a cacosmia e deve essere distinta dalla naturale ed individuale spiccata sensibilità fisiologica (ossiosmia), posseduta da alcuni soggetti. Può essere limitata e selettiva (parziale), ma più frequentemente è totale, per cui tutti gli odori vengono recepiti con un’intensità tale da risultare molesti; talvolta l’iperosmia induce riflessi neuro-vegetativi come nausea, vomito, cefalea, crisi asmatiche riflesse, disturbi circolatori che possono arrivare fino alla lipotimia.
Questo disturbo può creare problemi significativi nell’ambito dei contesti sociali, per il grado di rifiuto o fastidio che viene generato dal percepire come ripugnante o stordente un profumo od un odore, potendo portare chi è affetto da questo disturbo, a perdere i sensi se si trovano in spazi molto ristretti o affollati, come la metro o l’autobus. Può dipendere da malattie del sistema nervoso centrale o da patologie del sistema neuro-endocrino, come l’ipertiroidismo o il morbo di Addison, oppure essere provocata dalle alterazioni neuronali conseguenti al consumo di anfetamine o alla sindrome da astinenza; sembra ci possa essere una maggior sensibilità femminile, spesso incrementata dalla menopausa o dalle ipersensibilità olfattiva gravidica.
Fra le cause periferiche, si annoverano le alterazioni circolatorie e secretive nasali (rinite), le malformazioni del setto, ma può manifestarsi anche come effetto dell’uso di cocaina o di stricnina (a bassa concentrazione); esiste una forma, detta iperosmia degli aviatori, legata alla rapida depressione barometrica (barotrauma), riscontrabile negli aviatori, nei subacquei, nei tuffatori; un caso particolare di iperestesia, che coinvolge molti aspetti sensoriali tra cui anche l’olfatto, è la cosiddetta “sindrome da Sensibilità Chimica Multipla” (M.C.S. ovvero Multiple Chemical Sensitivity).
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