loggia anteriore della coscia

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ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2025 alle 14:11

definizione

Il segmento dell’arto inferiore situato tra l’anca e il ginocchio è chiamato coscia, dal latino cŏxa (→ anca), rappresentando la regione anatomica del corpo umano compresa tra la pelvi, in posizione prossimale, e la gamba, in posizione distale; anatomicamente corrisponde all’area del femore, ed è rivestito da parti molli formate da una massa muscolare, con vasi, nervi, tessuti connettivali e tegumenti, avvolta da una lamina fibrosa che suddivide i muscoli in tre gruppi che corrispondono alle tre logge (o compartimenti) in cui  suddivisa la coscia.

Il compartimento anteriore è uno dei compartimenti fasciali della coscia che contiene il muscolo sartorio (il muscolo più lungo del corpo) ed il gruppo del muscolo quadricipite femorale, che consiste nel muscolo retto femorale e nei tre muscoli vasti (muscolo vasto laterale, muscolo vasto intermedio e muscolo vasto mediale, cui si aggiunge il muscolo tensore del vasto intermedio), assieme ai nervi specifici ed ai vasi che ne garantiscono l’irrorazione sanguigna; talvolta il muscolo ileo-psoas è considerato come appartenente alla loggia anteriore, così come il muscolo geno articolare.

Il compartimento anteriore è separato dal compartimento posteriore dal setto intermuscolare laterale crurale e dal compartimento mediale dal setto intermuscolare mediale crurale.

muscoli del compartimento anteriore della coscia

Il compartimento anteriore della coscia contiene muscoli, localizzati anteriormente, estensori del ginocchio e flessori delle articolazioni dell’anca, che sono:

→ muscolo sartorio – innervato dalla branca muscolocutanea laterale (divisione anteriore del nervo crurale – L1÷L3), è un muscolo sottile, lungo e superficiale, collocato nel compartimento anteriore della coscia, che agisce sia sull’articolazione dell’anca sia su quella del ginocchio; è il muscolo più lungo del corpo umano e il più superficiale del compartimento anteriore, originando dalla spina iliaca anteriore superiore e da una parte della tacca tra la spina iliaca anteriore superiore e la spina iliaca anteriore inferiore (concorre alla formazione del cosiddetto triangolo di Scarpa), per poi correre obliquamente attraverso la parte superiore e anteriore della coscia in direzione infero-mediale, passando dietro il condilo mediale del femore per terminare in un tendine che curva anteriormente e si unisce ai tendini del muscolo gracile e del muscolo semitendinoso nel pes anserinus, dove si inserisce all’stremità superiore della faccia mediale della tibia. La sua parte superiore forma il bordo laterale del triangolo femorale e, il punto in cui attraversa l’adduttore lungo, segna l’apice del triangolo; profondamente al sartorio e alla sua fascia, si trova il canale adduttore, attraverso il quale passano il nervo safeno, l’arteria femorale e la vena femorale ed il nervo al vasto mediale. Il muscolo sartorio agisce come debole flessore ed abduttore dell’anca, ruotando lateralmente la coscia, contribuendo alla flessione del ginocchio; il muscolo sartorio è un muscolo della coscia che non ha alcun rapporto con il femore.

→ muscolo quadricipite femorale – composto dal muscolo retto femorale e dai tre muscoli vasti femorali e dal muscolo tensore del vasto intermedio, garantisce l’estensione della gamba rispetto al ginocchio ,e coadiuva la flessore d’anca; l’innervazione degli estensori del ginocchio spetta alle branche della divisione posteriore del nervo crurale (L2÷L4) attraverso il nervo del muscolo quadricipite (esclusivamente motorio) che è il più voluminoso dei rami terminali e si divide in quattro branche destinate ai quattro capi del muscolo quadricipite femorale.

muscolo retto femoralemuscolo bi-articolare della porzione anteriore della coscia, che può agire da flessore d’anca e da estensore di ginocchio: è costituito da due capi muscolari, definiti capo diretto (o fascio diretto, che origina dalla spina iliaca anteriore inferiore) e capo riflesso (o fascio riflesso, che origina dal solco sovra-acetabolare), che si uniscono per formare un ventre muscolare unico che converge in un’inserzione tendinea comune con e altre componenti del muscolo quadricipite femorale (tendine rotuleo).

muscolo vasto mediale – origina dal labbro mediale della linea aspra per inserirsi sul margine superiore della rotula e sulla tuberosità tibiale, tramite il tendine rotuleo, comune agli altri capi del muscolo quadricipite femorale; con la sua azione estende la gamba e stabilizza la patella (o rotula) opponendosi alla sua tendenza a lussarsi verso l’esterno: essendo il più importante stabilizzatore dell’articolazione del ginocchio la sua azione è fondamentale per prevenire l’instabilità o financo lussazioni della rotula potenzialmente responsabili di gravi lesioni articolari. La funzione della rotula è di accrescere l’efficacia del muscolo quadricipite anteriorizzando il punto in cui si applica la sua forza di trazione: durante l’estensione della gamba sulla coscia (leg extension), il vasto mediale, seppur sinergicamente con le altre componenti del muscolo quadricipite, è quello che sviluppa la maggior forza.

muscolo vasto laterale – localizzato fra il muscolo retto femorale e il tratto ileo-tibiale, sotto il muscolo tensore della fascia lata, origina dalla faccia laterale e dal margine anteriore del grande trocantere e dal labbro laterale della linea aspra del femore per inserirsi alla patella con un tendine comune agli altri capi, agendo come muscolo sinergico nel movimento di estensione della gamba; quando si crea uno squilibrio muscolare nella co-contrazione tra il muscolo vasto mediale ed il muscolo vasto laterale la sua azione, con prevalenza di quest’ultimo, possibile che si crei o accentui la presenza di valgismo dinamico di ginocchio durante la flesso-estensione.

muscolo vasto intermedio – posto fra il vasto laterale ed il vasto mediale in profondità rispetto al retto femorale, per questo chiamato anche muscolo vasto profondo, origina dal labbro laterale della linea aspra del femore e dai tre quarti superiori delle facce anteriori e laterali del femore, per fare entesi tramite il tendine comune agli altri capi ed inserirsi inferiormente alla rotula e, tramite il tendine rotuleo, alla tuberosità tibiale; con la sua azione estende la gamba. Studi recenti hanno identificato la presenza di un muscolo distinto dal muscolo vasto intermedio e dal muscolo vasto laterale, che origina dalla parte prossimale del femore (in particolare dalla parte anteriore del grande trocantere) e che distalmente origina un tendine separato che fa entesi a livello rotuleo, anche se può incostantemente unirsi al tendine del muscolo vasto intermedio, a quello del muscolo vasto laterale o ad entrambi): denominato muscolo tensore del vasto intermedio ed è localizzato trova tra il muscolo vasto intermedio e il muscolo vasto laterale; il muscolo tensore del vasto intermedio si allunga sull’aponeurosi del muscolo vasto intermedio e media la sua azione agendo anche come secondo flessore della coscia come muscolo sinergico del muscolo tensore della fascia lata.

→ muscolo ilio-psoas – detto anche muscolo ileopsoas, un muscolo risultante dall’unione del muscolo grande psoas e del muscolo iliaco che uniscono all’interno della cavità pelvica e condividono il tendine d’inserzione, è il più potente flessore dell’anca.

muscolo iliaco – innervato da una branca addominale del nervo crurale, assieme al muscolo grande psoas ed al muscolo piccolo psoas, contribuisce alla flessione della coscia verso l’articolazione dell’anca, stabilizzandola: a forma di ventaglio, origina dalla fossa iliaca e dall’ala dell’osso sacro e, per mezzo di fasci muscolari che passano al di sotto del legamento inguinale, va ad inserirsi sul tendine del muscolo grande psoas, avendo un’entesi comune sul piccolo trocantere del femore.

muscolo grande psoas – muscolo fusiforme, innervato dalle ramificazione dei nervi spinali L1, L2 ed L3, origina dalle arcate fibrose che uniscono le superfici antero-laterali T12, L1, L2, L3 ed L4, e dai dischi intervertebrali interposti, attraverso un ventaglio anteriore ed uno posteriore tra cui è interposto il plesso lombare: i fasci muscolari decorrono parallelamente alle vertebre lombari, fino ad incontrare, nella fossa iliaca, i fasci del muscolo iliaco, per poi passare sotto il legamento inguinale, convergendo in un robusto tendine che si inserisce nel piccolo trocantere del femore; prendendo punto fisso sulla colonna, è il principale muscolo flessore della coscia.

nervi del compartimento anteriore della coscia

Il principale nervo del compartimento anteriore della coscia è il nervo femorale: l’innervazione del muscolo quadricipite femorale proviene dalla divisione posteriore del nervo femorale, mentre la divisione anteriore (che contiene componenti cutanee e muscolari) fornisce un ramo laterale e uno mediale (responsabile dell’innervazione del muscolo sartorio). Il muscolo iliaco ed i muscoli psoas (muscolo grande psoas e muscolo piccolo), a volte considerati parte del compartimento anteriore, non condividono la stessa innervazione: mentre il muscolo iliaco è innervato dal nervo femorale, il muscolo psoas è innervato dai rami ventrali di L1÷L3.

vascolarizzazione del compartimento anteriore della coscia

L’arteria iliaca esterna, una volta passata sotto il legamento inguinale (nel punto inguinale medio, a metà strada tra la spina iliaca antero-superiore e la sinfisi pubica), diventa l’arteria femorale che, per mezzo delle sue diramazioni, fornisce sangue al compartimento anteriore ed è il vaso sanguigno più grande dell’arto inferiore; il ramo più grande dell’arteria femorale è l’arteria femorale profonda che si ramifica ulteriormente nelle arterie femorali circonflesse mediale e laterale, con una significativa variabilità interindividuale delle loro origini, correndo attorno alla testa del femore per vascolarizzare la muscolatura circostante. La vena femorale è la vena che accompagna l’arteria femorale nella guaina femorale: una vena profonda che inizia allo iato degli adduttori (un’apertura nel muscolo grande adduttore), come continuazione della vena poplitea; la vena grande safena e la vena femorale profonda drenano nella vena femorale nel triangolo femorale divenendo la vena femorale comune che termina al margine inferiore del legamento inguinale dove diventa la vena iliaca esterna.

Il plesso linfatico iliaco esterno è il sistema linfatico che drena i muscoli del compartimento anteriore della coscia, che si fonde nel plesso iliaco comune, drenando ulteriormente la linfa raccolta nella cisterna chyli e quindi nel dotto toracico.

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