muscolo tensore del vasto intermedio

« Indice del Glossario

ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2025 alle 14:08

definizione – descrizione
anatomia topografica

Muscolo della regione anteriore della coscia, localizzato tra il muscolo vasto intermedio ed il muscolo vasto laterale: il muscolo quadricipite femorale è tradizionalmente descritto come un gruppo muscolare composto dal muscolo retto femorale e dai tre muscoli vasti; tuttavia, l’esperienza clinica e le recenti richieste hanno identificato la presenza di un muscolo tensore (musculus tensor vastus intermedius), la cui origine è ben distinta dal muscolo vasto laterale e dal muscolo vasto intermedio, localizzato tra i due vasti, che è alimentato da nervi motori specifici del nervo femorale e da rami vascolari indipendenti dall’arteria femorale circonflessa laterale.

Sebbene i primi resoconti sulla possibilità di un capo aggiuntivo del muscolo quadricipite femorale sono stati pubblicati già nel 1884 (Testut L.Les anomalies musculaires chez L’homme expliquees par l’anatomie comparee.” Paris: Masson G – ed; 1884), la descrizione ufficiale del quinto capo del muscolo quadricipite femorale si deve al chirurgo ortopedico svizzero Karl Grob che, nel suo studio del 2016, lo descrive come il muscolo tensore del vasto intermedio (K. Grob, T. Ackland e M.S. Kuster, “A newly discovered muscle: The tensor of the vastus intermedius”, in Clinical Anatomy, vol. 29, n. 2, 1º marzo 2016, pp. 256–263, DOI:10.1002/ca.22680ISSN 1098-2353 [WC · ACNP]PMID 26732825.); secondo il gruppo di ricercatori svizzeri che l’ha identificato, altri ricercatori non si sono della sua esistenza precedentemente perché si tratta di un’area poco toccata da operazioni chirurgiche, quindi non studiata come si deve, senza contare il fatto che il muscolo vasto laterale, il muscolo vasto intermedio ed il muscolo tensore del vasto intermedio sono molto vicini tra loro e coperti da un complesso di nervi e vasi sanguigni.

origine – decorso – inserzione

Il muscolo tensore del vasto intermedio origina dalla parte prossimale del femore, in particolare dalla parte anteriore del grande trocantere: il muscolo è situato anteriormente rispetto al muscolo vasto intermedio, ma è profondo rispetto al muscolo retto femorale; il ventre muscolare diventa la sua stessa aponeurosi, che è strettamente correlata e talvolta si fonde con l’aponeurosi del vasto intermedio ( per questo è stato definito tensore del vasto intermedio) che continua distalmente come parte del tendine del quadricipite, per andare, con un decorso obliquo, a fare entesi nella parte mediale e superiore della rotula. Si ipotizza che l’andamento obliquo del tendine inserzionale permetta di controbilanciare le forze prodotte dalla componente mediale del muscolo quadricipite.

Esistono importanti differenze anatomiche da soggetto a soggetto e possono esistere diversità fra la gamba destra e quella sinistra; sono stati distinti quattro tipi morfologici di muscolo tensore del vasto intermedio: tipo indipendente ( 42% – che non si unisce con altri tendini), tipo vasto intermedio (23% – condivide l’aponeurosi col muscolo vasto intermedio), tipo vasto laterale ( 19%- condivide l’aponeurosi col muscolo vasto laterale) e tipo comune (15% – condivide l’aponeurosi con entrambi i vasti [laterale e intermedio]).

azione – funzione
innervazione – vascolarizzazione

Il muscolo tensore del vasto intermedio si allunga sull’aponeurosi del vasto intermedio e media la sua azione ed agisce come secondo flessore della coscia, in aggiunta al muscolo tensore della fascia lata. Si presume che possa avere una funzione nel controllo della patella, bilanciandola, e, creando tensione, contribuirebbe all’azione del muscolo vasto intermedio; da questo il nome di tensore del vasto intermedio.

Sin dalla sua scoperta, l’anatomia del muscolo tensore vasto intermedio è stata studiata approfonditamente consentendo una migliore comprensione della sua struttura in relazione ai muscoli circostanti e rivelando un apparato estensore laterale del ginocchio multistrato: la morfologia del muscolo tensore vasto intermedio, inserito tra il muscolo vasto laterale ed il muscolo vasto intermedio, nonché la fascia ileotibiale, sono stati descritti come “strati muscolari a cipolla” o come “strati di una buccia di mais” (K. Grob, T. Ackland e M.S. Kuster), ove “i singoli strati si uniscono e si trovano uno sopra l’altro”, poiché i diversi strati aponeurotici sovrastanti si uniscono per formare il tendine del quadricipite femorale sulla rotula.

Sulla base dell’anatomia e della morfologia, il muscolo tensore del vasto intermedio ha un ruolo significativo nel controllo del movimento della rotula, nonché nella funzione di estensore del ginocchio, grazie all’azione tensivante esercitata, essendone a stretto contatto, con il vasto intermedio che viene medializzato. In modo simile agli altri muscoli del compartimento estensore della coscia, il muscolo tensore vasto intermedio è probabilmente coinvolto sia nell’estensione del ginocchio sia nella prevenzione della flessione.

Il muscolo è innervato da nervi motori specifici, derivanti delle divisioni posteriori del nervo femorale, e viene irrorato attraverso rami individuali dal ramo trasversale dell’arteria circonflessa laterale del femore.

disfunzioni del muscolo

Per quanto il muscolo tensore del vasto intermedio svolga un’azione importante nella stabilizzazione della rotula assieme ai muscoli vasti, durante il movimento di flesso-estensione del ginocchio, nella sua azione di muscolo sinergico del muscolo tensore della fascia lata subisce un incremento della tensione come conseguenza delle ripetute flessioni dell’anca e delle estensioni del ginocchio: tale tensione può rivelarsi un elemento importante da considerarsi nelle patologie da sovraccarico per corridori, ciclisti e atleti praticanti calcio e football.

La presenza del muscolo tensore del vasto intermedio induce una riflessione su come i vettori di forza generati dai componenti del muscolo quadricipite femorale agiscono sulla rotula e al modo in cui agiscono insieme; gli stiramenti muscolari del muscolo quadricipite femorali sono piuttosto comuni, coinvolgendo prevalentemente il muscolo retto femorale, solitamente come conseguenza di una rapida contrazione eccentrica (accelerazione rapida come uno sprint, calcio ad un pallone …).

La funzione primaria del muscolo quadricipite femorale è la decelerazione eccentrica nella fase di appoggio precoce dell’andatura: il muscolo tensore del vasto intermedio è un componente aggiuntivo dell’apparato estensore dell’articolazione del ginocchio, che ha un ruolo importante nel modulare l’azione del muscolo vasto mediale e del muscolo vasto intermedio ma, soprattutto, nel prevenire danni da stiramento del muscolo retto femorale.

Come conseguenza del suo percorso (dall’aspetto antero-laterale del grande trocantere alla porzione mediale rotula) il muscolo tensore del vasto intermedio sembra avere un ruolo significativo in termini di controllo del movimento della patella, oltre ad agire come estensore dell’articolazione del ginocchio: le fibre dell’aponeurosi del muscolo tensore del vasto intermedio che entrano nello strato intermedio del tendine del quadricipite dall’aspetto laterale obliquo, contrastano le forze dei componenti mediali del muscolo quadricipite femorale; l’aponeurosi del muscolo tensore del vasto intermedio, essendo in stretto contatto con il muscolo vasto intermedio per un lungo tratto del suo decorso, esercita una tensione su questo muscolo tirandolo medialmente.

Similmente agli altri componenti dell’apparato estensore, il muscolo tensore del vasto intermedio agisce sia per incrementare la forza dell’estensione del ginocchio sia per impedirne la flessione: la deformazione elastica a carico del muscolo causata dalla contrazione eccentrica in risposta ad un rapido allungamento del muscolo, volta a decelerare la flessione dell’articolazione del ginocchio può essere la causa di un possibile danno muscolare, in particolare alla presenza di fattori quali l’uso di steroidi (sistemici o locali), statine o antibiotici fluorchinolonici, o nel caso in cui vi siano comorbilità quali insufficienza renale, iperparatiroidismo, artrite reumatoide, obesità, gotta e lupus eritematoso sistemico, che possono predisporre alle rotture.

Oltre al carico ripetitivo durante l’attività sportiva (sovraccarico), altri fattori come affaticamento, scarsa flessibilità o inflessibilità, scarsa coordinazione e rigidità intrinseca, età, mancanza di riscaldamento e temperatura muscolare possono tutti contribuire al sovraccarico muscolare.

A causa delle sua struttura anatomica e della sua relazione con il muscolo vasto laterale ed il muscolo vasto intermedio, le lesioni del muscolo tensore del vasto intermedio sono solitamente attribuite a lesioni di quest’ultimo muscolo, anche la si possono creare lesioni indipendenti del muscolo tensore: anatomicamente, l’aponeurosi del muscolo tensore del vasto intermedio corre adiacente al ramo discendente dell’arteria femorale circonflessa laterale, pertanto, la rottura del muscolo potrebbe anche causare una rottura dei vasi adiacenti e provocare un’emorragia; inoltre la sua aponeurosi si inserisce, attraverso lo strato intermedio del tendine del muscolo quadricipite, sulla base mediale della rotula con la possibilità che l’interessamento del muscolo provochi un dolore irradiato all’articolazione del ginocchio.

« Indice del Glossario