ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2020 alle 16:58
descrizione
L’assenza di specularità degli emisferi cerebrali crea asimmetrie delle circonvoluzioni cerebrali: la conseguenza di questo dismorfismo è la formazione di depressioni e impronte sulla superficie interna del cranio, in genere destro-frontale e sinistro-occipitale; il fenomeno è definito torsione Yakovlevian o flessione occipitale, in quanto corrisponde ad una torsione geometrica in senso antiorario degli emisferi che comporta che la corteccia frontale destra, più ampia, si sposti a sinistra e, contemporaneamente, il polo occipitale sinistro faccia una flessione verso il lato destro.
La configurazione tipica negli esseri umani moderni è la combinazione di una petalia del lobo frontale destro e di una petalia del lobo occipitale sinistro, cioè l’emisfero destro sporge anteriormente oltre il sinistro e l’emisfero sinistro si estende posteriormente oltre il destro: gli studi dimostrano che tale schema è più frequente nei destrimani, mentre i mancini tendono ad avere uno schema opposto.
L’etimologia del termine è incerta, anche se può essere considerata una anglicizzazione del termine latino petălum (→ petalo) che affonda le proprie radici nel greco πέταλον (pétalon → foglia, lamina), derivato del tema di πετάννυμι (petánnymi → aprire, spandere), con un chiaro riferimento all’effetto del distendersi o dispiegarsi della massa cerebrale, per effetto delle forze torsive, e dell’incidenza che tali vettori possono esercitare sulla matrice ossea della calvaria in via di sviluppo o rimodellamento.
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