definizione

I movimenti corretti e coordinati che un individuo compie per raggiungere un determinato scopo: spesso viene utilizzato con prefissi per formare parole composte che indicano alcuni stati, spesso patologici, come disprassia, euprassia, paraprassia o aprassia; dal greco πραξία (praxía → atto), derivato dal tema di πράσσω (prásso → fare).

La prassia è la capacità di eseguire un movimento e comporta anche la conoscenza delle funzioni degli oggetti che si intende usare o degli atti che da compiere per usare un oggetto o eseguire un’azione: camminare, vestirsi, svolgere una qualsiasi attività motoria sono forme di prassia, in quanto facciamo uso di questa abilità; l’incapacità di eseguire queste azioni è chiamata aprassia; può essere definita come la coordinazione dei singoli movimenti che costituiscono un atto determinato, potendo presentarsi normalmente  o dar luogo a disturbi.

Le prassie sono una parte molto importante della vita quotidiana: ogni azione, anche se apparentemente semplice, che vogliamo compiere, come sorridere o parlare, coinvolge questa abilità e richiedono queste competenze; le persone affette da aprassia non riescono a svolgere queste operazioni.

Tra le prassie si distinguono

→ prassie ideomotorie – capacità di eseguire un movimento o un gesto semplice in modo intenzionale.

→ prassie ideative – capacità di manipolare oggetti attraverso una sequenza di gesti, ovvero possedere la conoscenza della funzione dell’oggetto, dell’azione e dell’ordine della serie di atti che producono quell’azione.

→ prassie facciali – capacità di eseguire volontariamente movimenti o gesti con varie parti del viso: labbra, occhi, lingua, sopracciglia, guance …

→ prassie visuo-costruttive – capacità di pensare ed eseguire i movimenti necessari per organizzare una serie di elementi nello spazio e formare un disegno o una figura finale (chi ha un deficit visuo-costruttivo non riesce a manipolare mentalmente oggetti bidimensionali e tridimensionali, né a disegnare, copiare, pianificare e organizzare correttamente figure geometriche).