quadro sintomatologico

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definizione

Il complesso dei sintomi di una malattia o di un gruppo di condizioni morbose: la locuzione è composta innanzitutto da quadro, termine utilizzato per descrivere la rappresentazione della situazione che si presenta, come condizione complessiva o specifica, in riferimento al soggetto in esame, o ad un apparato oppure ad  un organo; la seconda parte, sintomatologia, deriva del greco σύμπτωμαατος (sýmptōmatossintomo) associato a –λογία (-logía), elemento col significato di discorso, trattazione.

La definizione “quadro sintomatologico” può essere considerato un sinonimo della locuzione “quadro clinico”, descrivendo l’insieme dei sintomi di una malattia o di una manifestazione patologica che ne caratterizzano gli aspetti salienti: in genere il quadro sintomatologico è utile per indirizzare il professionista nel processo diagnostico, anche se talvolta la presenza di disturbi vaghi e non specifici, comuni a diversi quadri morbosi possono rendere difficile la comprensione del reale problema sottostante le manifestazioni sintomatologiche.

Infatti il quadro sintomatologico può essere orientativo nell’identificazione delle cause e pertanto si può affermare che sia patognomonico, in quanto specifico ed indicativo di una particolare disfunzione o stato patologico; in altri casi, all’opposto, l’atipicità sintomatologica o la poliedricità sintomatologica non permettono di orientare la ricerca, essendo questa, spesso, basata su logiche bayesiane in grado di inserire le manifestazioni in un framework sintomatologico capaci di definire le relazioni sintomo/malattia: questo si verifica soprattutto quando i sintomi sono comuni molti quadri disfunzionali o patologici. Talvolta, poi, il quadro sintomatologico, pur essendo tipico di una determinata malattia e pertanto orientativo, necessita, visto la comunanza con altri quadri morbosi, di una diagnosi differenziale .

 

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