ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2017 alle 17:50
Dal greco σαπρός (saprós → putrido), ζῷον (zóon → creatura vivente) e ισμός (ysmós → suffisso utilizzato per concettualizzare in modo astratto): sinonimo di saprofitismo e saprofagismo, indica esseri viventi che si nutrono grazie a materiale assorbito dall’ambiente: i substrati organici derivano da processi di decomposizione di materiale prodotto da altre specie o derivanti dalla putrefazione di organismi deceduti, ottenuti tramite fenomeni di digestione extracellulare. In caso di stress dell’ospite, il microbiota saprozoico può diventare patogenico e aggredire l’ospite stesso, con la produzione di tossine, come avviene, ad esempio, nel caso della Candida Albicans. In genere, il rapporto fra i soggetti saprofagici e l’ospite è di tipo mutualistico o commensale, ma può divenire parassitario o patogeno, in caso di squilibrio dell’ecosistema.
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