ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2020 alle 18:18
Dissinergia pelvica caratterizzata dalla difficoltà o dall’assenza totale di contrazioni dei muscoli rettali: è causata da una deficienza motoria della fionda pubo-rettale, che porta ad una difficoltà defecatoria, che può evolvere in una “sindrome da defecazione ostruita”; talvolta si osserva una contrazione paradossa del muscolo sfintere esterno e/o del muscolo pubo-rettale durante l’evacuazione, che porta allo stesso quadro clinico.
Il muscolo pubo-rettale, assieme al muscolo pubo-coccigeo ed al muscolo ileo-coccigeo fanno parte del muscolo elevatore dell’ano: la componente pubo-rettale di quest’ultimo, origina dalla faccia interna del pube attraverso un tratto comune con la parte pubo-coccigea, da cui, nell’ambito del decorso verso il retto, si distingue; la parte pubo-rettale è molto più spessa di quella pubo-coccigea e forma, insieme alla componente pubo-rettale controlaterale, con cui si incontra medialmente, lo iato rettale, entrando nella costituzione del legamento ano-coccigeo.
Le tre componenti del muscolo elevatore dell’ano sono ricoperte della fascia del diaframma pelvico: la parte superiore è in contatto con la prostata, la vescica, la vagina, l’utero, il peritoneo mentre la faccia inferiore è in rapporto con il connettivo lasso; assieme alle altre componenti del muscolo elevatore dell’ano, contribuisce a sostenere gli organi viscerali, aumenta la pressione intraddominale e la continenza, svolgendo un ruolo attivo nella respirazione diaframmatica.
Il pavimento pelvico può essere considerato una “culla” di muscoli e fasce, concava in alto, che accoglie e sostiene la vescica, la parte bassa dell’ampolla rettale e, nella donna, la parte superiore della vagina e l’utero: il muscolo pubo-rettale, pur potendo essere considerato come una componente del muscolo elevatore dell’ano, svolge maggiormente un ruolo di sfintere, pur contribuendo al sostegno degli organi pelvici, essendo integrato nel mantenimento della corretta posizione e del corretto funzionamento del piano perineale.
L’innervazione simpatica del retto e del colon discendente e del colon sigmoideo, origina dai neuromeri da T11 a L3: i due nervi ipogastrici, su ciascun lato del retto, portano l’innervazione simpatica dal plesso ipogastrico al plesso pelvico; le fibre parasimpatiche per il retto e il canale anale passano attraverso i forami sacrali S2 – S3 – S4 (nervo pelvico-splancnico), innervando l’area anteriormente, tramite il nervo pudendo e postero-lateralmente grazie a diramazioni del plesso sacrale; il nervo pubo-rettale è direttamente innervato dalla branca perineale di S4.
Al momento opportuno, durante la defecazione, la contrazione del muscolo pubo-rettale produce un aumento dell’angolo ano-rettale che da 90° passa a 140°, rettilineizzando la via di eiezione delle feci: l’evacuazione avviene per il rilasciamento dello sfintere anale esterno, dei muscoli elevatori dell’ano, del muscoli pubo-rettali, per l’apertura della Valvola di Houston e per la pressione dei muscoli del torchio addominale (muscolo diaframma respiratorio e muscoli addominali, in particolare) che volontariamente si contraggono; tale effetto elastico viene comunemente definito “fionda pubo-rettale”.
In presenza di danni anatomici o funzionali del nervo pudendo o del midollo spinale distale, ma anche a quadri di disetesia o compressioni midollari, si può creare una dissinergia retto-sfinteriale (sindrome del pavimento spastico o anismo) caratterizzata dal mancato rilasciamento della fionda pubo-rettale e dalla paradossa contrazione dello sfintere anale esterno durante il ponzamento: il risultato conseguente è l’insorgenza di difficoltà defecatorie, alvo stitico, con costipazione, meteorismo e stipsi evacuativa, che possono portare a gravi quadri patologici locali o sistemici; talvolta il quadro viene complicato da alvo chiuso anche ai gas, che può alternarsi con fenomeni di incontinenza accompagnati da soiling, disestesia o iperestesia genitale, discinesia o distonia della muscolatura perineale e dispareunia, con possibile interessamento vescicale e urinario, caratterizzato da sintomi quali tenesmo, iscuria, oppure pollachiuria o stranguria.
Cranio-Sacral Repatterning® e Kinesiopatia® possono essere considerate tecniche di elezione sia nella gestione dei sintomi, sia nella valutazione del quadro disfunzionale, permettendo di intervenire a livello locale e sistemico sui fattori scatenanti sui cofattori eziologici e sull’eziopatogenesi.
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