sindrome di Hoffa

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definizione

Problematica a carico del corpo adiposo infrapatellare, riscontrata maggiormente in chi pratica sport che richiedono continui salti, soprattutto nei soggetti che hanno un’importante lassità legamentosa; benché il quadro eziopatogenetico sia ancora poco noto, e non si conosce con chiarezza il meccanismo alla base dell’infiammazione di questa struttura del ginocchio, quello che è ormai risaputo è che i sovraccarichi funzionali ed i microtraumi ripetuti possono provocare un’ipertrofia del tessuto adiposo: qualora questo stato flogistico non venga preso in considerazione e non si instauri un percorso per un corretto recupero, si può instaurare uno stato d’infiammazione cronico del corpo adiposo di Hoffa.

Solitamente, i sintomi descritti sono dolore, definito come bruciante e profondo, nella zona anteriore del ginocchio, spesso con localizzazione nella zona infrapatellare e retropatellare: in particolare il dolore si accentua durante movimenti come la salita o discesa delle scale, il salto e la corsa; possono essere presenti, inoltre, crepiti e una riduzione del ROM del ginocchio in estensione, che spesso impedisce di raggiungere l’iperstensione del ginocchio. In un numero significativo di casi, chi manifesta questa sindrome ha avuto in precedenza una storia di iper-estensione del ginocchio (chiamato genu recurvato).

Per confermare la diagnosi della sindrome di Hoffa, è possibile utilizzare un  test che consiste nell’applicare una pressione nella zona mediale o laterale al tendine rotuleo a ginocchio flesso, che viene esteso passivamente mentre si mantiene la forza applicata: il test di Hoffa è positivo quando il testato riporta dolore durante gli ultimi 10° di estensione; è stata proposta una variante a questo test, poiché si ritiene che il dolore possa dipendere dalla pressione sulla pelle, sul grasso sottocutaneo o sulla fascia ai lati del tendine rotuleo ,creando così dei falsi positivi. Per questo motivo hanno consigliato di applicare la forza sulla zona prossimale della tibia con una mano, mentre l’altra tiene in tallone sollevato.

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