ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2024 alle 22:25
definizione
Noto anche come triangolo femorale, è uno spazio anatomico cavo situato nella coscia, deputato a ospitare importanti fasci neuro-vascolari e vie linfatiche; è denominato triangolo dello Scarpa in quanto questa struttura dalla forma di triangolo rovesciato (che corrisponde ad una depressione dalla forma di piramide triangolare) fu riconosciuta e descritta in modo dettagliato da Antonio Scarpa (un anatomista italiano, vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800) che lo identificò nella porzione di corpo umano occupata dal femore, ove si localizzavano frequentemente ernie della regione inguinale e femorale
Di forma grossolanamente triangolare, presenta l’apice in direzione inferiore mentre il bordo superiore (corrispondente alla base del triangoli), confina con il margine inferiore del legamento inguinale (che si estende dal tubercolo pubico del pube alla spina iliaca antero-superiore dell’ilio.), in direzione del tronco; il bordo mediale fiancheggia il margine laterale del muscolo adduttore lungo, mentre il bordo laterale confina con il margine mediale del muscolo sartorio. Il triangolo femorale possiede anche una zona chiamata tetto, anteriormente, corrisponde alla fascia lata, ed un pavimento, posteriormente, costituito, nella regione più mediale, dal muscoli pettineo e dal muscolo adduttore lungo e, nella regione più laterale, dal muscolo ileo-psoas.
Nonostante sia di ridotte dimensioni, il triangolo di Scarpa ospita, assieme al muscolo ileo-psoas, un tratto dell’arteria femorale, un tratto della vena femorale e un tratto del nervo crurale (o nervo femorale), avvolti dalla guaina femorale: la presenza di queste importanti strutture gli conferisce una notevole importanza sia da un punto di vista anatomico, sia sotto l’aspetto clinico. Nel canale femorale, prendono posto i linfonodi inguinali profondi e i vasi linfatici inguinali che raccolgono la linfa proveniente dai linfonodi inguinali superficiali e, attraverso i vasi linfatici inguinali associati, la riversano dapprima nei linfonodi iliaci esterni, poi nei linfonodi pelvici e infine nei linfonodi paraortici; anche il linfonodo di Cloquet (noto anche come linfonodo di Rosenmuller) si trova in questo canale: questi riceve il drenaggio linfatico dai linfonodi inguinali superficiali, dal glande del pene o dal clitoride e dai vasi linfatici profondi dell’arto inferiore.
clinica del triangolo femorale
La pressione combinata del dito indice e del dito medio sul triangolo femorale permette di misurare la frequenza cardiaca e capire se c’è afflusso di sangue alle estremità inferiore del corpo umano: tale misurazione prende il nome di polso femorale. Qualora si verifichi una grave emorragia a un arto inferiore, una pressione in corrispondenza del triangolo femorale può interrompere la perdita di sangue, evitando che la vittima dell’infortunio muoia a causa dell’eccessivo sanguinamento; inoltre rappresenta un comodo accesso per i cateteri, adoperati in occasione di procedure terapeutiche come l’angioplastica coronarica e l’angioplastica periferica. La vena femorale è un vaso venoso che consente la pratica della venipuntura, quando questa è ineseguibile nelle vene classiche.
Il triangolo femorale può essere interessato dallo sviluppo di ernia crurale (o ernia femorale), consiste nella fuoriuscita di un viscere addominale verso il canale femorale, con possibili compressioni del fascio neuro-vascolare o dei linfonodi inguinali profondi e dei vasi linfatici inguinali ed, in particolare, possibili danni a carico del linfonodo sentinella di Cloquet.
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