mammalgia
ciclo-indipendente

ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2017 alle 20:56

mammalgia ciclo-indipendente: definizione (pagina 1←  torna

mastodinia ciclo-indipendente: classificazione

Volendo suddividere l’eterogeneo insieme delle “mastalgie non catameniali” in classi omogenee, possiamo suddividerle in:

mastopatia fibrocistica: detta anche mastosi, è una patologia caratterizzata dalla presenza di cisti nel seno che provocano tensione mammaria. Nell’immagine mammografica sottostante si può osservare, partendo da sinistra, un seno prevalentemente adiposo, mentre, spostandosi verso destra, è visibile un progressivo incremento della densità fibrosa del tessuto mammario.

ectasia duttale: patologia non tumorale del seno, caratterizzata dalla dilatazione di uno o più dotti galattofori (dotti lattiferi), nella regione sotto-areolare; si tratta di una disfunzione che induce un’ectasia dei dotti, che si dilatano in modo anomalo, determinando la comparsa di una massa dolente. 

le mastalgia contraccettiva: talvolta alcune donne sono particolarmente sensibili ai prodotti estro-progestinici utilizzati come contraccettivi; in genere le situazioni di stress, incrementano la presenza di estrogeni nell’organismo, contribuendo alla genesi dello squilibrio, con insufficienza progestinica relativa.

lo stress e le tossicosi, come l’alcolismo o il tabagismo, possono essere responsabili di alterazioni del metabolismo epatico degli steroidi, soprattutto in caso di epatopatia: l’estradiolo è un ormone sessuale di primaria importanza per lo sviluppo ed il mantenimento della salute dell’organismo e l’equilibrio riproduttivo, con importanti ripercussioni sul tessuto mammario. I suoi livelli ematici, la sua attività nei tessuti e il suo catabolismo dipendono dall’attività epatica: il fegato interviene nella conversione del testosterone in estrogeni; elevate concentrazioni di estrogeni possono generare la cosiddetta “predominanza estrogenica”, che rappresenta un aumentato rapporto estrogeni-progesterone, dovuto principalmente al calo del progesterone, causato sia da una diminuita funzionalità surrenalica dipendente dallo stress cronico, sia dalla trasformazione del progesterone, usato come precursore metabolico, in cortisolo. 

→ traumi, lesioni, incidenti, operazioni chirurgiche del seno possono essere responsabili di mastalgia: la tipologia dei traumi o  le modalità operatorie determinano la presenza di processi di cicatrizzazione e l’eventuale presenza di mastodinia; negli interventi di mastopessi, di mastoplastica (additiva o riduttiva), o alla presenza di traumi diretti, chiaramente, il dolore può dipendere dal tipo di lesione o dall’aumento (o riduzione) del volume mammario, ma, soprattutto, dagli esiti cicatriziali che possono indurre disestesieparestesie, iperalgesia o allodinia residuale.

→ tumore del seno: la maggioranza dei tumori non è associata al dolore al seno; se le manifestazioni algiche sono associate a secrezioni lattiginose o verdastre dal capezzolo, noduli multipli e retrazione del capezzolo è possibile che sia presente una forma carcinomatosa.

Alcune forme dolorose sono di origine idiopatica oppure multifattoriali e molto diversificate nelle manifestazioni: queste mastodinie sono più difficili da diagnosticare e possono rientrare fra le cause di dolore al seno di origine extra-mammaria. Anche l’Herpes zoster può provocare iperalgesia, generalmente come conseguenza della comparsa di una eruzione cutanea di tipo vescicoloso a livello della mammella.

Il dolore al seno che si verifica durante l’allattamento o dopo lo svezzamento, generalmente non viene inserito fra le mastodinie non-cicliche, pur essendo una manifestazione dolorosa che interessa direttamente il seno; di solito è classificato come ingorgo mammario. Questo è un problema molto comune nei primi giorni che seguono il parto ed è caratterizzato da una congestione dei dotti mammari, con ristagno di latte nelle mammelle; il seno quindi appare gonfio, edematoso e dolente. Se il problema persiste e si verifica un processo infiammatorio della ghiandola mammaria, si parla di mastite.

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mastalgia non-ormonale da stress: un approccio “terapeutico” (pagina 3)

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