ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2017 alle 20:56
mammalgia ciclo-indipendente: definizione (pagina 1) ← torna
mastalgia non-ormonale da stress:
un approccio “terapeutico” olistico
Per poter migliorare la sintomatologia dolorosa, ovviamente, è necessario intervenire sulla causa e non solamente sul sintomo: ed è altrettanto evidente che l’effetto anodino dei prodotti farmacologici è sicuramente più efficace di molte sostanze “naturali”, pur avendo, frequentemente notevoli effetti collaterali.
Non sempre l’origine del dolore risulta evidente, in quanto la genesi è spesso multifattoriale: ma anche in presenza di una causa definita, la percezione soggettiva del dolore assume un ruolo preponderante: per un professionista di “medicina alternativa”, che non utilizzi la medicina farmacologia, la prima scelta è, sicuramente, intervenire sulle componenti somato-emotive dello stress. Non solo lo stress cronico altera il rapporto estro-progestinico, a favore degli estrogeni, che possono divenire una concausa nell’insorgenza dei problemi mammari, ma l’iperproduzione o, per paradosso, la carenza di quest’ultimo in caso di insufficienza surrenalica, sono spesso responsabili di un’alterata percezione del dolore. Una quantità eccessiva di cortisolo aumenta la sensibilità del sistema nervoso agli stimoli dolorosi, provocando fenomeni di iperalgesia, che viene ulteriormente accentuata dal fatto che, oltre all’azione diretta sulla percezione del dolore e sulla sua modulazione, agisce anche sui livelli di prolattina, aumentandone la concentrazione; ciò, che porta ad un ulteriore incremento della sensibilità del corpo a particolari tipi di dolore. Inoltre, l’accrescimento dei livelli di prolattina può portare ad alterazioni del tessuto mammario, sia per azione diretta, sia per la presenza di interazioni con il metabolismo tiroideo e la produzione di TSH: l’aumento della prolattina serica, generalmente, passa inosservata, non avendo una sintomatologia evidente, ma la sua azione perdura incidendo sul
metabolismo epatico, mammario, ovarico e surrenalico, con il risultato di un incremento dei livelli estrogenici, sbilanciamento estro-progestinico e attivazione degli ormoni dello stress.
In genere, in situazioni di squilibrio come quella descritta, chi è affetto da disturbi e manifestazioni di disagio psico-emotivo non riesce a mettere in relazione lo stress cronico e l’insorgenza di sintomi che possono essere piuttosto eterogenei; infatti l’alterazione del rapporti estro-progestinici, della concentrazione ematica del cortisolo e della prolattina non generano esclusivamente quadri di mammalgia ciclo-indipendente o amplificano le manifestazioni della mastodinia catameniale, ma possono dare origini a sindromi organiche difficilmente inquadrabili, da un punto di vista gnoseologico; lo squilibrio ormonale, pur con piccole differenze, può colpire non solo le donne, ma anche gli uomini, favorendo lo sviluppo di infertilità. Tipicamente, il “soggetto” che rappresenta la summa dello squilibrio appena descritto, è una donna di mezz’età, molto sportiva, che vive una vita frenetica; affetta da mastopatia fibrocistica, mastalgia contraccettiva e/o mastodinia catameniale, talvolta associata a emicranie o cefalee muscolo-tensive, spesso presenta dismenorrea con possibili metrorragie alternate a periodi di ipomenorrea o amenorrea …
Per il Kinesiopata Osteopatico, affrontare un quadro di squilibrio così complesso e radicato può rivelarsi una sfida, poiché, difficilmente, vista la tendenza all’iperattività, chi mostra un quadro sintomatologico di questo tipo riesce a identificarsi con l’idea comune di “persona stressata”: spesso non è sufficiente intervenire da un punto di vista nutrizionale, attraverso un’alimentazione mirata al riequilibrio della funzionalità surrenalica, ma deve essere presa in considerazione la complessa interazione fra i livelli di cortisolo e le differenti tipologie di estrogeni prodotte dall’organismo in situazioni di stress. L’utilizzo del test kinesiologico, per l’identificazione di un adeguato “Profilo Nutrizionale“, deve necessariamente esser integrato con tecniche di Oltrelostress Coaching®, per agire sullo stile di vita attraverso un percorso di miglioramento personale, lavorando sulla ridefinizione degli standards individuali. L’integrazione attraverso sostanze biogeniche e supplementi nutrizionali deve essere mirata al riequilibrio del rapporto fra estrogeni e progesterone.
continua → “scar reintegration”: mastalgia post-chirurgica (pagina 4)